Terapia Cranio-Sacrale. Ritrova il tuo ritmo.

10.07.2017

Il trattamento cranio-sacrale è uno dei tre grandi rami dell'osteopatia (oltre allo strutturale e al viscerale) . Attraverso questa branca osteopatica si possono curare o prevenire problematiche quali:

cefalee                                                               vertigini                             

nevralgie                                                             squilibri posturali

dolori cervicali                                                  dolori muscolo- scheletrici

problemi mandibolari                                    dislessie

La tecnica cranio-sacrale è olistica e l'osteopata la attua tramite un tocco leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale di un soggetto, al fine di stabilire un contatto con il ritmo cranio sacrale della persona, per stimolarlo e assecondarlo. 

Teoria di Sutherland: ritmo cranio sacrale

Le ossa che formano il cranio e il sacro, non sono rigide, ma si muovono, risentendo di una spinta originata dal cervello. In che modo? All'interno del cervello ci sono i ventricoli, spazi vuoti dove viene prodotto il liquido o liquor encefalorachidiano (o liquido cefalorachidiano). Questo liquor, fuoriuscendo, avviluppa gli emisferi del cervello e il midollo. Quello che ne risulta è un sistema fluido, non rigido, in cui le strutture sono immerse, come a bagno. Oltre a fluttuare, questo liquido subisce una variazione di pressione, determinando un movimento ritmico, originato dal ciclo di produzione e riassorbimento dello stesso liquido. Ciò che si crea è una sorta di onda ritmica che, dal cervello, si trasmette a tutto il corpo, in maniera molto lieve, fino all'osso sacro e mediante la fascia connettivale. 


Collegamenti

Il movimento cranio-sacrale viene trasmesso a tutte le ossa craniche attraverso la fluttuazione del liquido crerebrospinale e le membrane della dura madre che avvolgono il sistema nervoso.

Inoltre, questo movimento viene trasmesso all'osso sacro attraverso la dura madre che percorre tutto il midollo spinale, ancorandosi al sacro stesso.

Il ritmo cranio-sacrale è trasmesso alle fasce, strutture elastiche di tessuto connettivo che proseguono in modo continuo dal cranio fino alle piante dei piedi e formano involucri, barriere e divisorie per ogni organo, ogni vaso, ogni nervo, ogni muscolo del corpo. Le fasce formano una struttura interdipendente, grazie alla quale si può andare da una parte all'altra del corpo senza dover mai abbandonare la fascia. Il movimento cranio-sacrale può essere così trasmesso, attraverso i collegamenti fasciali e le catene muscolari, a tutto il corpo.

Poche sedute di cranio sacrale rimettono in sesto disordini della mandibola o dell'articolazione temporo-mandibolare, dolori di schiena, muscolari, distorsioni, reumatismi, sciatica, scoliosi, problemi spinali e colpi di frusta. Anche non accusando alcun disturbo di questi, un generico paziente può rivolgersi a un operatore per fare un vero e proprio pit-stop del fisico e della mente, per recuperare le energie e ritrovare la vitalità per ricominciare la settimana. 


Alessandra Sisti, Osteopata DO


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